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L' ARTE CIBO DELLA COSCIENZA
L' ARTE CIBO DELLA COSCIENZA
12/07/2010
Da martedì 06/07/2010 a domenica 11/07/10, (orario giorni feriali: 15,30/19,00; festivi: 10,00/12,30 - 15,30/19,00), in Arcore (MB), Via Vela, 1, presso le scuderie di Villa Borromeo D’Adda sarà possibile visitare ad ingresso libero, la rassegna di arte multimediale contemporanea, patrocinata dal Comune di Arcore.

FINALITA’ DELLA MOSTRA
La manifestazione, promossa dall’associazione F.A.S.T.I., in collaborazione con l’associazione internazionale “Arte da mangiare - mangiare Arte” con l’apporto di alcuni Maestri della “Pap Art” è la seconda grande mostra italiana di opere realizzate dagli artisti appartenenti alla propulsione artistica solidale R.A.O. che annovera tra i propri aderenti: Michelangelo Magnus, Ennio e Adriano Bencini, Maurizio Benedetti, Fabrizio Besana, Silvia Capiluppi, Marzorati Sandra, Sante Pizzol, Symba. Questo movimento composto da artisti multidisciplinari, ha come tratto distintivo la realizzazione di krypto(s)culture e opere collettive multimediali e/o poliartistiche, in cui le migliori qualità di ciascun Maestro si fondono sinergicamente per dare luce a opere anonime, ma di grande qualità artistica, così come avveniva nel passato (ad esempio nella costruzione delle cattedrali). Ogni artefice rinuncia quindi ad apparire come individualità a favore del collettivo (per questo motivo, il movimento si dice “solidale”). L’artista, quindi, nel creare, compie un passo importante sia per la propria, sia per l’altrui elevazione spirituale della coscienza, non con l’intento di livellare le diversità, ma di esaltarle nella comunione d’intenti. Nella mostra saranno esposti quadri, fotografie, libri, poesie, sculture e alcune opere realizzate con alimenti, o con colori cangianti a secondo dell’esposizione alla luce, che permettono alternate visioni diurne o notturne.                           Sponsor: Brambilla assicurazioni S.r.l. di Bellusco (info@brambillaassicurazioni.it) - Studio legale Avv. Massimo Colangelo di Sulbiate -  DPG pubblicità di Concorezzo - Caffè culturale Younite Cafè di Milano - Kridea S.r.l. di Vimercate (MB).

R.A.O.  -  REALITY ART “OPEN”  -  APPLICAZIONE ALLA PITTURA

Nasce un modo alternativo di fare arte che confluisce nella corrente artistica, denominata dal suo ideatore, Michelangelo Magnus: Sinergia artistica R.A.O. acronimo di “Reality art open” di cui riportiamo i 6 punti cardine del manifesto:

1) l’attinenza con la realtà, almeno come spunto;

2) l’interrelazione tra chi crea l’opera e chi è oggetto dell’usufruizione della stessa, che nella fattispecie avrà il potere di influire in tutto o in parte sull’atto creativo e/o sull’oggetto del creato;

3) lo stimolo alla creatività che coinvolge l’utente finale a diventare lui stesso parte, continuatore o innovatore dell’opera;

4) la solidarietà e lo scambio dei ruoli;

5) la multimedialità dell’opera che deve sempre coinvolgere più discipline artistiche (arte qui intesa in senso lato);

6) l’aspetto magico o simbolico o fantastico. Questo aspetto sembra in apparente contrasto con gli altri requisiti, ma così non è, perché nella realtà c’è sempre un aspetto magico, anche se spesso occulto ai più. Inoltre in uno stile aperto, l’importante è che lo spunto di partenza sia reale ma nulla vieta che l’onirico s’intrecci con il reale (come faceva Fellini), in quanto anch’esso è parte dell’uomo. Ciò permetterà di uscire da schemi fissi e di lasciare aperta una porta su sviluppi futuri.

Si avrà un’opera “RAO” (o “RAM” acronimo di Reality Art Magic), se almeno 3 dei 6 requisiti suggeriti, saranno rispettati.

R.A.O.  -  REALITY ART “OPEN  -  APPLICAZIONE ALLA PITTURA

 

Nasce un modo alternativo di fare arte che confluisce nella corrente artistica, denominata dal suo ideatore, Michelangelo Magnus: Sinergia artistica R.A.O. acronimo di “Reality art open” di cui riportiamo i 6 punti cardine del manifesto:

1) l’attinenza con la realtà, almeno come spunto;

2) l’interrelazione tra chi crea l’opera e chi è oggetto dell’usufruizione della stessa, che nella fattispecie avrà il potere di influire in tutto o in parte sull’atto creativo e/o sull’oggetto del creato;

3) lo stimolo alla creatività che coinvolge l’utente finale a diventare lui stesso parte, continuatore o innovatore dell’opera;

4) la solidarietà e lo scambio dei ruoli;

5) la multimedialità dell’opera che deve sempre coinvolgere più discipline artistiche (arte qui intesa in senso lato);

6) l’aspetto magico o simbolico o fantastico. Questo aspetto sembra in apparente contrasto con gli altri requisiti, ma così non è, perché nella realtà c’è sempre un aspetto magico, anche se spesso occulto ai più. Inoltre in uno stile aperto, l’importante è che lo spunto di partenza sia reale ma nulla vieta che l’onirico s’intrecci con il reale (come faceva Fellini), in quanto anch’esso è parte dell’uomo. Ciò permetterà di uscire da schemi fissi e di lasciare aperta una porta su sviluppi futuri.

Si avrà un’opera “RAO” (o “RAM” acronimo di Reality Art Magic), se almeno 3 dei 6 requisiti suggeriti, saranno rispettati.

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