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Home > Arte da mangiare > Gli Eventi > 2012 > PROGETTO MAIONESE - 15 Edizione
PROGETTO MAIONESE - 15 Edizione
PROGETTO MAIONESE - 15 Edizione
01/09/2012

1 settembre > 31 dicembre 2012

  

  progetto Maionese 15ma edizione

 

PROFILE

S.I. (Unsub - Soggetto Ignoto) Il lato oscuro o quasi

ispirato all’autoritratto di Ettore Giovanni May

collezione della Pinacoteca città di Pinerolo

  

  1 settembre 2012

Ore 16,30 Collezione Civica d'Arte di Palazzo Vittone

(piazza Vittorio Veneto n. 8 - Pinerolo),

mostra "Omaggio a Ettore Giovanni May: dipinti e disegni".

cura del Conservatore Mario Marchiando Pacchiola

 

Ore 18,30 collettiva in sede stradale Baudenasca n.118 – 10064 Pinerolo (To)

a cura di Elena Privitera e Marco Filippa

  

 

nell’ambito della Rassegna dell’Artigianato di Pinerolo

Evento Musei Insieme

  

  elenco artisti

  

 

Il progetto “Maionese” per le sue peculiarità, dal 1997 (oggi alla sua 15ma edizione),

intende stimolare e promuovere la creatività promuovendo figure emergenti e note nel

panorama artistico contemporaneo.

Uno sguardo attento all’attualità e alle sue contraddizioni, ai lati oscuri e ignoti

che vede, anche nella comunicazione virtuale, la sua catarsi e al contempo il suo più

profondo malessere.

 

La nostra realtà associativa è presente nel circuito dei Musei del Pinerolese e gode di

una Convenzione con il Comune di Pinerolo; le realtà museali sul territorio sono

eccellenze con cui intendiamo collaborare nel promuovere progetti ad ampio raggio.

In particolare da alcuni anni collaboriamo con il Prof. Mario Marchiando Pacchiola

Conservatore della Collezione Civica-Palazzo Vittone di Pinerolo.

 

Nel 2011, con il progetto Alfabetomorso, scegliemmo di indagare le nuove realtà comunicative,

gli spazi relazionali virtuali (in primis i social network) ed oggi, per il progetto del 2012

con Profile, l’indagine prosegue incarnando come centrale il tema della rappresentazione del se,

le nuove identità liquide (come direbbe il sociologo Zygmunt Bauman), di questa contemporaneità

sfuggente in perenne crisi e trasformazione.

 

L’identità è l’incipit di quest’anno, nelle sue molteplici possibilità narrative, nelle sue

infinite declinazioni.

Il titolo del progetto è volutamente espresso in inglese per la sua molteplicità di accezioni

e per la sua indubbia ambiguità di lettura (pro-file). E oggi l’identità è sempre più al centro

della condizione post-moderna o, per dirla sempre alla Bauman, di quella modernità liquida in

cui ci muoviamo come nomadi glocali in perenne stato precario.

L’identità è sicuramente al centro dei linguaggi virtuali dei social network e della rete

in genere: nickname, password ci identificano nel compilare form per partecipare a newsletter

o social network.

Il problema dell’identità, in un mondo sempre meno determinato nei confini geografici e

geopolitici, rivela in se la necessità di riconoscersi in una comunità che è sempre meno

identitaria e si sgretola in miriadi di appartenenze fragili.

 

L’attenzione che poniamo è tutta dentro al concetto di autorappresentazione che insinua nuovi

significati nel fluttuare della rete assumendo il termine profile (profilo), sostantivo che

ci rimanda ad album fotografici, note, diari, pagine di annotazioni e messaggi cifrati, in sintesi

il “profilo” di cui parliamo è una chiara “biografia descrivente le caratteristiche più salienti

del soggetto”, così recita il dizionario, pertanto è un ritratto self portrait aggiungiamo noi

anche quando è un autoritratto.

 

Per l’anno 2012 abbiamo individuato, tra i vari artisti di inizio ‘900, gli autoritratti del

giovane Ettore Giovanni May, (Londra 1903-Torino 1923), sfortunato giovane artista dal

particolarmente drammatico, di cui la Pinacoteca Civica di Pinerolo conserva una eccellente

collezione.

Saranno proprio i suoi “profili” giovanili a divenire l’incipit per il progetto del 2012,

evidenziando particolarmente le contraddizioni nei suoi atteggiamenti provocatori, di vero e

proprio dandy.

La carrellata dei suoi autoritratti caratterizzati da figure, dai “visi” veloci,

incisivi e sfacciati, contraddistinti da pennellate rapide e nervose su tavolette, tele o carta

di recupero; disegni o dipinti, ritratti con sguardi taglienti e prorompenti, fuori dalla centralità

dello spazio, con uno spirito che incarna profondamente il suo tempo.

 

Il legame con la società attuale è evidente.

Il mondo giovanile soffre di contraddizioni, di incertezze e paure, di un’euforia che lo

vede interprete e protagonista unico del mondo che avanza, il “profilo”

si fa greve e poco convincente e, come direbbe Umberto Galimberti, è l’ospite inquietante

nietzschiano che avanza e scuote ogni certezza.

La formazione attuale sviluppa ed educa ad una società prettamente tecnologica dove,

la precisione digitale e l’euforia della virtualità, convivono e coesistono su un

terreno che rende tutto, apparentemente, più vicino e al contempo possibile;

l’Hic et nunc della modernità liquida in cui viviamo può convivere pienamente con una

società democratica che tenga conto della molteplicità delle aspettative umane?

…e del resto i nuovi migranti, negli immani e inevitabili flussi migratori del nostro tempo,

ci pongono nuovi problemi a cui gli artisti, a loro modo, danno risposte altre,

foriere di nuove avventure culturali.

 

Il ritratto (pittorico, fotografico o in altre forme), per definizione mira a rappresentare

e quindi ad assumere un valore estetico, assolvendo a quella volontà di apparenza che

necessariamente si discosta dalla realtà.

L’autoritratto estremizza in qualche modo tutto questo e, come nel caso di Ettore May,

oggi guardiamo ai suoi lavori con occhi lontani ma, col filtro dell’uomo-artista,

cogliamo comunque il suo fondo oscuro, quel dna intessuto nei segni grafici che ci

parla di lui, della sua personalità.

 

L’identità nascosta percepita attraverso l’arte, l’atto creativo libera e interpreta

il vero profilo, l’assassino del se o forse l’angelo protettore?

 

Interessa all’artista mostrare il suo lato oscuro?

 

Quello che si coglie, nel panorama artistico, è un insieme di auto-rappresentazioni

apparentemente devianti che a volte assumono aspetti mostruosi; figure inimmaginabili,

contorte o erette in postazioni spesso claustrofobiche, galleggianti in universi amniotici,

oppure fisse, erette e immensamente poetiche.

Vediamo ritratti fatti di ombre, visi che si moltiplicano, fattezze raddoppiate e tutto

questo ci pare conviva perfettamente con un mondo, per molti versi sempre più impalpabile.

Del resto il tema del ritratto e dell’autoritratto attraversa tutta l’esperienza artistica

ma oggi assume, per forza di cose, nuove valenze estetico-comunicative.

 

La scienza del Profiling ci dice che c’è un metodo per individuare l’assassino che è in noi,

l’assassino attraverso i suoi comportamenti, le proprie deficienze e profili condivisi,

permette di individuare ilritratto, profilo dell’uomo in difficoltà, vuoi per l’ambiente

familiare, vuoi per una società distratta, a causa di relazioni superficiali un mondo di

affanni e di turbamenti possono condurre ad una incapacità a vivere.

L’assassinio del sé, il lato oscuro può condurre ad un’autodistruzione?

 

 

Cesare Lombroso 1835/1909: profili 

Sostenendo che in individui, famiglie e gruppi sociali esistono dei segni indicanti

anormalità di natura e degenerazione biologica atavica ereditate da varie patologie.

Tali anomalie sono la causa di predisposizioni, tendenze ed abitudini al crimine e a

comportamenti immorali.

Il profilo strumento di identificazione: fondato sulla combinazione delle misure

fisiche del torso, della testa e degli arti che erano prese da procedure attentamente

prescritte, poi annotate in una scheda detta Osservazioni Antropometriche.

Inizialmente i ritratti erano solo frontali poi, verso il 1888 e il 1905, venne adottato

dalle polizie di tutto il mondo un sistema di identificazione universale basato sul

ritratto fotografico con una foto di fronte ed una del profilo sinistro a ¾,

accompagnate da un cartellino che riporta tipologie e misure particolari di varie

parti del corpo.

 

La sede dell’enpleinair si presenta ideale contenitore di idee e ospiti particolarmente attenti:

pittori, fotografi, performers, danzatori, videomakers, teatranti, poeti.. il tutto amalgamato e organizzato con la professionalità che ci distingue nella nostra quasi ventennale esperienza.  

 

installazione SPACCATA dedicato a Solidea Ruggiero

 

immagini autori:

Massimo Barberio - Sabrina Bartolozzi- Rita Vitali Rosati-

Massimiliano Bartolini - Luca Bortolato - Fabrizio Carotti -

Flavio Romualdo Garofano - Sara Genny Michetti- Lucio Patone-

Massimo Festi - Nicola Fasolato - Tiziano Scaboro -

Gaia Merlini Calcagni- Marco Casolino - Noil Klune (Toni Zappone)-

Dante Marcos Spurio- Paola Castagna - Luca Traini – Andre Te

+dipinto di Matthias Brandes sonoro: Mauro Crivelli, Madi

Programma:

esposizione degli artisti invitati

+

Me Te a cura della poetessa Silvia Rosa ed il fotografo Fabio Trisorio (Roma-Torino)

 

Rappresentazione su Ettore Giovanni May titolo Mai My May a cura di

Sandra Morero, Franco Bergoin e Fantasmagoria moderna

 

Ridha Dhib

performance Tramage Mixture Lignes et Mouvement : Qu'est-ce et qui se trame ?

Dj Video a cura di Federico Galetto

 

 

 

 

Sabato 6 ottobre 2012 presso l’En Plein Air alle ore 17.30

 

Presentazione del catalogo  Alfabetomorso N.1 Profile

Testi di

Mario Marchiando Pacchiola ,Tiziana Conti, Anna Giulio Clerici,

Rita Pacilio, Silvia Rosa, Margherita Levo Rosenberg, Solidea Ruggiero,

Erica Vagliengo, Vincenzo Ampolo

interviste di Marco Filippa a:

Susanna Schimperna, prof. Silvano Montaldo (Museo Lombroso)

.Video a cura di Enrico Comba  

 

Patrocini Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Pinerolo, Fondazione CRT

 

L’evento rientrerà nella programmazione Musei Insieme città di Pinerolo

nell’ambito della Rassegna  dell’Artigianato edizione 2012

 

Comunicazione :

di prassi presso le testate giornalistiche Regionali e Nazionali,

network e siti di settore.

   

 Marco Filippa intervista prof. Silvano Montaldo Direttore Museo Lombroso  

 intervento di Tiziana Conti su profile 

 http://issuu.com/elenaprivitera/docs/periodicoalfabetomorso  

  https://www.facebook.com/elena.privitera  

  http://www.facebook.com/enpleinairII   

  https://www.facebook.com/pages/Alfabeto-morso/159060207462710  

     

  Curated by Elena Privitera and Marco Filippa

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